Quest’anno sono cinquantacinque, 55 primavere.
Non sono tante le cose che ho capito in cinquant’anni e da tempo mi domandavo se fosse più utile affrontare un problema o risolverlo perché non è detto che le due cose siano conseguenti.
La risposta l’ho trovata su Linkedin. Già.
La risposta non è stata diretta ma è scaturita da come uso Linkedin, o meglio, da come lo uso per le aziende per le quali lavoro.
Traslando la domanda su come il web possa rispondere alle reali esigenze di una azienda, potrei riformularla in questo modo: “come può essere il web realmente utile ad una azienda?”.
Visto che opero principalmente in ambito B2B e soprattutto all’estero, le richieste maggiori che ricevo riguardano il come trovare rivenditori, distributori o agenti in paesi e mercati esteri e quando chiedo di vedere cosa è stato fatto fino a quel momento mi vengono snocciolati bellissimi acronimi di provenienza anglosassone. Fuffa, al cubo.
Tornando al titolo di questo articolo, esiste un’azienda che ha un problema (crescere il proprio business all’estero) e una serie di soluzioni (del mondo del web marketing) che affrontano il problema. Ma non lo risolvono. Spesso.
Come disse Willie Bank alias Al Pacino in Ocean 13: “Io non voglio le doglie, io voglio il bambino”, allo stesso modo, personificando un’azienda: “Io voglio vendere all’estero non (solo) un bellissimo sito”.
E qui sta la risposta, nel modo in cui uso Linkedin per i miei clienti, per come creo reti di vendita all’estero grazie a un uso e a una strategia studiata e collaudata per far si che il “problema” venga “risolto”. E non (solo) “affrontato”.
Riportando su me stesso la domanda e il ragionamento posso dire che preferisco risolvere i problemi. Soprattutto a 55 anni…